Crassula ovata
La Crassula ovata, meglio nota con il nome di albero di giada, è una succulenta originaria dell’Africa meridionale e appartenente alla famiglia delle Crassulaceae. Quest’arbusto ha un fusto marrone chiaro e molto ramificato. Il fogliame è composto da foglie ovali, di un verde chiaro e molto carnose. Talvolta, il bordo di esse può avere una colorazione rossastra. Solitamente si acquista in vasi contenenti piccoli esemplari e, non raggiunge dimensioni superiori al metro d’altezza. La fioritura avviene tra la stagione primaverile e quella estiva; i fiori sono rosa o bianchi, ermafroditi, raggruppati a mazzetti in cima ai rami e sono a forma di stella. È bene ricordare che la Crassula
ovata può essere messa a dimora sia in vaso ma anche in piena terra, basta prendere qualche piccolo accorgimento in più, riguardo la cura e la sua salute.
La
crassula ovata è una pianta da vaso estremamente diffusa e molto popolare. È infatti molto semplice da coltivare e nelle giuste condizioni dà, da matura, una fioritura ricca e molto decorativa.
Si può trovare in commercio in molti vivai o, in piccoli esemplari, anche nei supermercati. La sua propagazione è però estremamente semplice e non sarà difficile trovare chi si offra di farvene una talea.
La crassula ovata è una succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae e al genere Crassula, estremamente vasto e vario. Sotto questo nome sono raggruppate infatti più di 300 specie di diverso aspetto e dimensioni, quasi tutte provenienti dagli stati meridionali del continente africano.
La
crassula ovata ha l’aspetto di un arbusto con portamento eretto. I suoi steli, spessi e dalla consistenza carnosa, si ramificano creando una chioma tondeggiante. Le foglie, ovali, misurano circa 4 cm di lunghezza e appaiono anch’esse turgide, per la grande quantità di acqua che contengono. Il loro colore è verde medio, ma spesso il bordo ha sfumature rossastre. I fiori sono raccolti in grandi ombrelle che spuntano dagli apici: hanno forma di stella, nei colori dal bianco al rosa tenue. La loro apparizione avviene, negli esemplari di grandi dimensioni, durante la stagione invernale, visto che la pianta, provenendo dall’altro emisfero, ha il ciclo vitale invertito.
Pur trattandosi di una succulenta ha una crescita mediamente veloce. La dimensione massima che possono raggiungere gli individui in vaso è di circa 2 m, in altezza e larghezza.
LA CRASSULA OVATA IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | crassulaceae, crassula ovata |
Nome comune | pianta di giada |
Tipo di pianta | arbusto, succulenta, pianta da vaso |
Fogliame | persistente |
Forma | eretta, chioma arrotondata o ovale |
Manutenzione | semplice, poco impegnativa |
Irrigazioni | non frequenti |
Crescita | normale |
Rusticità | Poco rustica (sopporta al massimo -4°C) |
Esposizione | sole |
Terreno | sabbioso, ghiaioso, povero, molto drenante |
pH | neutro |
Umidità del suolo | asciutto |
Utilizzo | vaso su balcone o all’esterno |
Propagazione | talea |
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La Crassula ovata non necessita di particolari cure ma, deve essere messa a dimora in pieno sole e in una zona in cui le temperature non sono troppo rigide. Durante il periodo di attività vegetativa, occorre concimare la pianta con del fertilizzante specifico per queste succulente. Fare molta attenzione all’annaffiatura: irrigare regolarmente e aspettare che il terriccio sia ben asciutto. È conveniente utilizzare sempre acqua a temperatura ambiente e, preferibilmente piovana. Non è in grado di sopportare temperature inferiori ai – 7 °C. Rinvasare quando la pianta lo necessita, sostituendo il terriccio che deve essere composto di terra d’erica, sabbia e torba, in modo tale da essere ben drenato. E' utile ricordare che la Crassula ovata non necessita di potature ma, basta eliminare rami e foglie secchi.
IL CALENDARIO DELLA CRASSULA |
Talea | maggio -giugno |
Potatura | dicembre – febbraio |
Fioritura | aprile -giugno |
Ritiro invernale | novembre -aprile |
Rinvaso | aprile |
Sono piante che richiedono pochissima manutenzione, a parte il riparo dal gelo invernale.
La moltiplicazione della Crassula ovata può avvenire mediante talea, polloni e semi. Mediante polloni, occorre: prelevare il pollone durante la stagione primaverile, piantarlo in un terriccio misto a torba e sabbia, tenere il vaso al sole e concimare almeno una volta al mese; quando si notano i primi germogli, significa che la pianta ha radicato. La moltiplicazione mediante talea si pratica tra maggio e giugno. Essa deve essere lunga circa 15 cm, si lascia asciugare per circa una settimana e in seguito si pianta circa 5 cm in un terriccio misto a sabbia e torba. Anche in questo caso il vaso va messo al caldo e alla luce diretta del sole. La moltiplicazione per seme invece si fa a marzo o a settembre e occorre mettere i semi all’interno di un contenitore contenente terriccio misto a sabbia sottile, ma solo dopo averlo ben bagnato e sgrondato. Dopo aver piantato i semi, si ricopre il vaso con una pellicola di plastica che deve essere rimossa ogni giorno in modo tale da controllarne il livello di umidità. Se si tiene il vaso all’ombra, i semi germogliano e si può togliere la pellicola e aspettare che raggiungano le dimensioni desiderate.
La Crassula ovata solitamente non è colpita da malattie o parassiti specifici, occorre tuttavia fare molta attenzione alle annaffiature, alle esposizioni e altre cattive tecniche di coltivazione. Se il fusto marcisce, la causa è data dalle troppe annaffiature. Se viene colpita tutta la pianta, non c’è rimedio alcuno mentre, se sono colpite solo alcune parti, occorre eliminare le parti marce, togliere il terriccio e lasciarlo all’aria in modo da asciugarsi. Al contrario, se la Crassula ovata perde le foglie e avvizzisce, significa che essa è esposta a correnti d’aria o a temperature basse. Se invece il fogliame tende a perdere il suo originario colore, significa che le annaffiature sono troppo poche. Infine, fare attenzione all’attacco di cocciniglie le quali possono essere eliminate con un batuffolo di cotone imbevuto in alcool e acqua.
La crassula ovata proviene da zone temperate e non è in grado di sopportare gelate intense. La temperatura minima tollerata è -4°C, ma deve essere mantenuta per poco tempo, specialmente in condizioni di alta umidità.
La coltivazione in piena terra può pertanto essere effettuata con tranquillità solo nelle regioni meridionali e sulle coste, dove possibilmente non si scenda mai sotto lo zero. In questo caso è comunque bene curare con particolare attenzione il substrato (che risulti molto drenante) e il posizionamento (in una zona riparata dai venti e ben esposta ai raggi solari durante tutto l’anno.
Altrove è invece caldamente consigliata la coltura in vaso in maniera che, all’arrivo dei rigori invernali, sia possibile ritirare la pianta in serra fredda o in un locale mediamente riscaldato.
La temperatura ideale per favorire la crescita deve andare dai 20 ai 25°C durante il periodo vegetativo. Da novembre a marzo possiamo porla dove le temperature siano comunque superiori ai 10°C, con un optimum tra i 12 e i 15.
In queste condizioni il suo metabolismo rallenta notevolmente, ma la sua crescita vegetativa si arresta completamente solo quando il termometro scende sotto i 5°C.
La crassula ama la luce e il caldo. È caldamente consigliata l’esposizione in pieno sole, magari accostandola ad un muro, in maniera che la temperatura si mantenga alta anche durante le ore notturne.
In questo caso si incorrerà quasi sicuramente in un inconveniente piuttosto comune, cioè la crescita disarmonica delle chioma. La pianta, infatti, tenderà a svilupparsi in direzione del sole. Per evitare poco pratici ed estetici squilibri è bene, ogni circa 15 giorni, ruotare su se stessa la pianta di 14 di giro.
Per avere uno sviluppo armonico ed evitare l’insorgere di marciumi è bene impiegare un substrato molto povero e drenante. L’ideale è mescolare terra da giardino (o terriccio per piante verdi) con della sabbia nella proporzione di ½ e ½ o 1/3 e 2/3 (nel caso viviamo in una zona umida e fredda). Qualche piccolo ciottolo può ottimizzare ulteriormente il drenaggio.
Scegliamo un vaso proporzionato alle dimensioni della pianta: il pane di terra deve occupare circa 2/3 della sua capacità. È fondamentale inoltre predisporre sul fondo uno spesso strato a base di ghiaia o argilla espansa, per favorire lo sgrondo delle acque.
La messa a dimora si effettua quando le temperature medie si attestano sui 12°C.
Scegliamo un’area esposta a Sud, raggiunta dal sole per la maggior parte della giornata. I terreni migliori sono quelli sabbiosi o ghiaiosi. Evitiamo (o sostituiamo completamente) quelli argillosi.
Sul fondo della buca è sempre bene creare uno strato drenante con della ghiaia.
La crassula ovata può essere inserita in un giardino roccioso, in una composizione con altre succulente oppure impiegata per la realizzazione di piccole siepi resistenti alla siccità e a bassa manutenzione.
Durante il periodo vegetativo, con piante in pieno sole, le irrigazioni dovranno essere modeste, ma costanti. È generalmente sufficiente intervenire una volta ogni 7-10 giorni, inumidendo in profondità il pane di terra. Prima di intervenire, ad ogni modo, accertiamoci che non vi sia più umidità disponibile a livello delle radici. Lasciamo piuttosto asciugare completamente prima di intervenire. Per questo tipo di piante è sempre preferibile sopportare la carenza idrica per qualche giorno che avere sempre l’apparato ipogeo in un ambiente umido.
Durante l’inverno le irrigazioni vanno molto dilazionate: generalmente è sufficiente intervenire con poca acqua una volta al mese.
Per ottenere uno sviluppo vigoroso è importante somministrare, dalla primavera all’autunno, ogni due settimane, un concime liquido equilibrato (ideali sono in genere quelli per piante verdi). Per evitare bruciature radicali è però opportuno diluire sempre un po’ di più rispetto a quanto suggerito sulle confezioni.
In inverno la distribuzione va completamente sospesa per permettere alla crassula di entrare in riposo vegetativo.
Come abbiamo detto la crassula ha una limitata resistenza al gelo. Gli esemplari in vaso vanno ritirati in un locale leggermente riscaldato o in serra fredda- tiepida a metà ottobre o a novembre, a seconda della nostra collocazione geografica.
Le piante in piena terra, nel Sud o sulle coste, vanno però protette in via precauzionale. Molto utile è la predisposizione di una spessa pacciamatura a base di sfasci vegetali. La parte aerea va coperta con della plastica o un triplo strato di tessuto non tessuto.
La crassula non necessita di rinvasi frequenti. Generalmente occupa totalmente il volume del vaso nel giro di 3 anni e sopporta di buon grado di avere le radici un poco costrette. Si può procedere alla fine dell’inverno, preferendo un vaso con un diametro più grande di circa 4 cm. Dopo l’operazione evitiamo di irrigare per almeno 15 giorni (e di concimare per 2 mesi), in maniera che eventuali danni alla radici abbiano il tempo di cicatrizzarsi e l’esemplare abbia la possibilità assestarsi nella nuova collocazione.
Questa operazione non è strettamente necessaria. Si può intervenire, in primavera per eliminare eventuali rami troppo vecchi o danneggiati. Mai procedere in autunno, pena la perdita della fioritura.
L’ideale è evitare di utilizzare utensili, che potrebbero trasmettere patogeni e causare disseccamenti. Si possono semplicemente strappare le parti da eliminare. In alternativa sterilizziamo gli attrezzi, sempre ben affilati, sulla fiamma, con alcol o candeggina.
Il metodo più semplice è la talea, da effettuarsi in primavera, prelevando un ramo lungo circa 10 cm o una foglia.
Si dovrà lasciarli asciugare all’aria per qualche giorno, fino a quando non appare alla base un piccolo rigonfiamento. A quel punto si potranno inserire nel substrato molto leggero, sabbia e un po’ di terriccio, da mantenersi sempre leggermente umido.
Mantenendo una temperatura di circa 20-25°C e una buona esposizione si ha una radicazione velocissima, nel giro di una-due settimane e si vedrà la nuova piantina che comincia a svilupparsi.
Le crassule si ammalano raramente. Gli unici pericoli sono i marciumi e alcuni parassiti come le cocciniglie cotonose o a scudetto.
Nel primo caso è bene prevenire, irrigando solo quando necessario.
Per le cocciniglie si può ricorrere alla rimozione manuale o all’impiego di olio bianco.
La crassula ovata è disponibile in numerose cultivar e ibridi. Differiscono dalla specie generalmente per il colore, la forma o la dimensione delle foglie.
Foglie colorate:
- “Obliqua Variegata” con foglie lanceolate verdi, macchiate di bianco e bordo rosso. Crescita molto lenta, con esposizione ideale a mezz’ombra (per evitare scottature fogliari).
- “Obliqua” foglie ovali appuntite, quasi argentate e senza bordo rosso. Fino a 80 cm di altezza, fiorisce raramente.
- “Hummel’s Sunset”: con foglie nuove rosse e dorate, soprattutto in controluce.
- “Red Horn Tree” foglie molto lunghe e che tendono ad arrotolarsi, con margine rosso e giallo. Anche gli steli hanno sfumature rossastre.
- “Lemon & Lime” foglie da gialle a verde acido
- “Silver Dollar Jade” foglie rotonde, tra l’argento e il glauco.
Forme mostruose o miniatura:
- “Gollum” foglie arrotolate a forma di tubo. Fiorisce dopo molti anni. Può diventare un arbusto di grandi dimensioni.
- “Hobbit” con foglie arrotolate solo parzialmente. Fino ad 1 metro di altezza
- “Minima” foglie più piccole rispetto alla specie, con sfumature rossastre in controluce. Forma un arbusto compatto e ben ramificato, molto adatto alla realizzazione di bonsai.
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La Crassula è una pianta grassa originaria del Sudafrica e appartiene alla famiglia delle Crassulaceae.
E’ una pianta
visita : crassula
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Arriva dall'Africa meridionale questa succulenta chiamata anche albero di giada. La crassula ovata appartiene alla famig
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